Per scoprire i primi decenni di vita della nostra più grande passione: fatti, aneddoti e curiosità di quel calcio dimenticato, sconosciuto che oggi sembra non esserci mai stato, che, però, nonostante ciò, ha lasciato nei nostri cuori una cicatrice profonda, suturata con due punti invisibili che non vanno più via, ma stanno lì a ricordarci quelli che erano i nostri sogni, con nostalgia.
lunedì 29 febbraio 2016
Squadre dimenticate
1929 l'Unione Sportiva Fiumana scende in campo a Napoli contro il Napoli
Qui invece è a Padova in campo neutro per affrontare la Reggiana
un azione di gioco
venerdì 26 febbraio 2016
SV Militar Jäger 7 Bückeburg
VfL Bückeburg è un club sportivo di Bückeburg nella Bassa Sassonia, in Germania, che fu fondato nel 1912 . Verso la fine degli anni trenta questo club ha vissuto i suoi anni migliori.
Vicino alla sua sede, esisteva dal 1867 una caserma dove aveva la sua base il No. Westfalia Jägerbataillon 7, che alla fine degli anni trenta fu notevolmente ampliato. Questo portò ovviamente un afflusso di nuovi calciatori.
Il club ha così cambiato il suo nome in SV Militar Jäger 7 Bückeburg e nel 1938 ha partecipato alla Gauliga Niedersachsen concludendo con un onorevole quarto posto la stagione 1938/39, affrontando squadre importanti come il SV Werder Bremen e l'Hannover 96.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 tutti i club militari furono costretti al ritiro al termine del campionato. Il club però vinse alla fine di quella favolosa stagione una partita amichevole contro l'FC Schalke 04, una delle squadre più forti di quegli anni, per 4-2 di fronte a 12.000 spettatori.
Vicino alla sua sede, esisteva dal 1867 una caserma dove aveva la sua base il No. Westfalia Jägerbataillon 7, che alla fine degli anni trenta fu notevolmente ampliato. Questo portò ovviamente un afflusso di nuovi calciatori.
Il club ha così cambiato il suo nome in SV Militar Jäger 7 Bückeburg e nel 1938 ha partecipato alla Gauliga Niedersachsen concludendo con un onorevole quarto posto la stagione 1938/39, affrontando squadre importanti come il SV Werder Bremen e l'Hannover 96.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale nel 1939 tutti i club militari furono costretti al ritiro al termine del campionato. Il club però vinse alla fine di quella favolosa stagione una partita amichevole contro l'FC Schalke 04, una delle squadre più forti di quegli anni, per 4-2 di fronte a 12.000 spettatori.
giovedì 25 febbraio 2016
Una squadra dimenticata: SG SS Straßburg
Dopo l'inizio della seconda guerra mondiale furono fondate alcune squadre di calcio delle
Forze Armate del Reich, tra cui ci furono anche quelle delle SS. In Alsazia, che era tornata un territorio del Reich
tedesco dopo l'invasione della Francia dell'estate del 1940,
le vecchie società di calcio francesi dovettero cambiare il loro nome con uno tedesco. Un esempio fu quello della Stella Rossa di Strasburgo, che riprese il suo nome
vecchio FC Frankonia usato nel periodo precedente la fine della Prima guerra mondiale, quando Strasburgo era ancora una città tedesca. Nel 1940 viene creata anche la SG SS Straßburg.
Alcuni calciatori professionisti ne fecero parte come il portiere Charles Hoffmann (Karl Hoffmann), l'otto volte nazionale francese Frédéric Keller (Fritz Keller) e i fratelli Emile e Pierre Waechter. Nessuno tra questi calciatori, al momento del loro ingresso nel club, appartenevano alle SS. La maggior parte di loro erano alsaziani. La SG SS Straßburg venne assegnata alla Gauliga Elsass.
I colori del nuovo club erano il bianco ed il nero, Il simbolo un teschio e le rune delle SS rune che comparivano anche sulle maglie.
Nel suo primo anno di vita, la SG SS Straßburg si è classificata al terzo posto.
La stagione 1941-1942 è stata quella migliore della breve storia del club. Prima è diventata campione dell'Alsazia, superando in classifica il Rasensport-Club. Nelle qualificazioni per la fase finale della campionato tedesco Germania ha sconfitto prima gli Stuttgarter Kickers per 2-0, poi ha superato l'1. FC Schweinfurt 05 per 2-1, ma nei quarti di finale, è stata sconfitta dall'FC Schalke 04 per 6-0.
Nella stessa stagione la squadra ha partecipato anche alla Tschammerpokal. Dopo
le vittorie sul Borussia Neunkirchen e sul SV Waldhof Mannheim, il club delle SS è stato sconfitto dai futuri vincitori del Monaco
1860
Nei successivi due anni, la SG non è riuscita a qualificarsi per le fasi finali del campionato e della coppa tedesca. La sua storia è terminata con il ritiro delle truppe tedesche dall'Alsazia nell'autunno del 1944.
Nei successivi due anni, la SG non è riuscita a qualificarsi per le fasi finali del campionato e della coppa tedesca. La sua storia è terminata con il ritiro delle truppe tedesche dall'Alsazia nell'autunno del 1944.
martedì 23 febbraio 2016
L'angolo di libri
UK Football Stories
La primavera è alle porte, e in giornate come queste cosa c'è di meglio che sedersi su un prato verde e leggere le appassionanti storie di UK Football Stories?
L'unica rivista interamente specializzata nel calcio d'Oltremanica, disponibile sul sito (http://www.urbone.eu/
Non fatevela scappare.
lunedì 22 febbraio 2016
The Scottish Football Alliance
Nel 1892, diversi club abbandonarono questo campionato che venne ricostituito con meno formazioni partecipanti. Nel 1893 alcuni club decisero di ritornare, ma durante l'estate, la federazione scozzese decise che l'Alliance fosse usata come la spina dorsale della nuova seconda divisione della Lega scozzese.
Nel 1919, venne nuovamente riformata diventando un campionato per le squadre di riserva della Scottish First Division.
Nel 1926 dopo il crollo della Scottish League Two un gran numero di club partecipò al campionato dell'Alliance, al punto che fu diviso in gruppi regionali. L'anno dopo si tornò nuovamente ad un unico campionato.
Dopo un periodo di crisi successivo alla Seconda guerra mondiale, nel 1956-57, sei formazioni di riserva crearono una nuova Alliance: Dumbarton, St Johnstone, Clyde, Dundee United, Third Lanark, e Queen's Park Victoria XI.
Fu la sua ultima stagione.
Cartoline
Una vecchia cartolina
Inizio del novecento, una cartolina con tema calcistico viene spedita da Dresda a Lisbona.
Frammenti di calcio antico.
venerdì 19 febbraio 2016
Il Bologna vince il campionato
7 luglio 1929, il Bologna vince il campionato a Roma
Il campionato 1928-29, il ventinovesimo della nostra storia, fu anche l'ultimo torneo strutturato su di un meccanismo a due gironi.
Il girone A fu vinto dal Torino con 48 punti davanti al Milan con 42, mentre quello B se lo aggiudicò il Bologna con 49 punti davanti alla Juventus con 41.
Il titolo veniva assegnato con due gare, la prima di giocò a Bologna dove i felsinei si imposero grazie al gol del capitano Giuseppe "Geppe" della Valle e alla doppietta di Angelo Schiavio, mentre i piemontesi segnarono la rete della bandiera grazie all'argentino Julio Libonatti. Nella gara di ritorno, i granata si imposero per 1-0 grazie ad una rete messa a segno ancora dell'attaccante argentino.
Il regolamento, a quei tempi, però, prevedeva di calcolare unicamente i risultati delle partite senza calcorare la differenza reti, così fu necessario disputare una finale a Roma.
Il 7 luglio del 1929 allo Stadio del PNF, davanti a Benito Mussolini, le due compagini diedero vita ad una gara molto equilibrata, la rete della vittoria degli emiliani arrivò infatti solo a otto minuti dallo scadere grazie a Giuseppe Muzzioli. Per iil Bologna era il secondo scudetto della sua storia.
Gran Sport così commentava la giornata sportiva. "Le centurie di sportivi che da ogni parte d'Italia si sono riversate allo Stadio del Littorio. La gara è stata elettrizzante ed emotiva, le due antagoniste dopo un anno di intenso lavoro si sono ritrovate di fronte per il cozzo decisivo che doveva premiare gli sforzi compiuti per coll'assegnazione dell'ambito scudetto.
giovedì 18 febbraio 2016
Héctor Castro el divino monco
Nasce a Montevideo il 29 novembre 1904. La sua vita è subito in salita, all'età di 13 anni perde la mano destra sul lavoro, mentre usa una sega elettrica.
Lui non si arrende continua a lavorare e a giocare a calcio, la sua grande passione. La sua tenacia è ripagata, infatti esordisce a 17 anni, con la casacca del Club Atletico Lito di Montevideo. E' un attaccante di valore e caparbio, si mette subito in luce, e soli tre anni dopo, arriva a vestire la maglia di uno dei più prestigiosi club della capitale: il Club Nacional de Footbal. Con i Tricolores nel 1924 vince subito il titolo nazionale.
Nel 1926 viene convocato con la nazionale del suo paese. Gioca nel Campeonato Sudamericano de Football che si disputa in Cile. Castro segna subito all'esordio contro i padroni di casa, poi realizza un altro goal all'Argentina e per finire sigla quattro reti nell'ultima gara contro il Paraguay. Con sei reti è il capocannoniere del torneo.
Una grande soddisfazione.
Due anni dopo partecipa ai Giochi Olimpici di Amsterdam, dove l'Uruguay si aggiudica la medaglia d'oro e dove Castro è uno tra i protagonisti di quella fenomenale Celeste.
Il suo successo più importante però arriva due anni dopo quando vince con la sua Nazionale i mondiali di calcio del 1930 che si disputano proprio in Uruguay.
Il 18 luglio nella prima gara contro il Perù, Castro realizza il goal della vittoria, segna poi la rete decisiva del 4-2 nella finale contro l'Argentina, che affossa le loro residue speranze di rimonta.
Nel 1932 va a giocare proprio in Argentina nelle fila dell'Estudiantes de la Plata, ci resta un solo anno poi decide di ritornare in patria di nuovo al Nacional. Con cui vince altri due campionati nel 1933 e nel 1934.
Il Campeonato Sudamericano de Football del 1935 lo vede ancora protagonista: sigla la rete con cui l'Uruguay supera i padroni di casa del Perù nel match d'esordio e nello scontro diretto, il 28 gennaio tra Argentina e Uruguay prime in classifica a punti, apre le marcature al 18'. L'Uruguay vincerà 3-0. Sarà la sua ultima grande vittoria.
Nel 1936, con alle spalle 231 gare ufficiali disputate e 145 goal con il Nacional, si ritira.
martedì 16 febbraio 2016
Il tour europeo del Boca Juniors nel 1925
Il Boca Juniors è stata la prima squadra argentina a scendere in campo in Europa. Nel 1925 ha giocato diciannove partite amichevoli: tredici in Spagna, cinque in Germania e una in Francia, vincendone quindici, con tre sconfitte e un pareggio. La squadra ha segnato 40 gol e ne ha subiti solo 16. Numeri importanti!
Alcuni giocatori provenivano però da altri club ed erano stati convocati appositamente per questo tour, come Luis Vaccaro (Argentinos Juniors) e Octavio Díaz (Rosario Central).
Manuel Seonae è stato il capocannoniere avendo realizzato dodici gol in sedici partite.
La prima partita la squadra argentina la giocò il 5 marzo 1925 contro gli spagnoli del Celta de Vigo davanti a ben 25.000 spettatori. Antonio Cerrotti segnò dopo due soli minuti, diventando di fatto il primo calciatore argentino a segnare un gol in Europa. Il Boca Juniors vinse per 3-1. Tre giorni dopo una seconda partita tra Boca e Celta venne disputata e gli argentini vennero però sconfitti con il medesimo punteggio.Dopo il Boca Juniors si è trasferito a La Coruña per giocare contro il Deportivo La Coruña, era il 12 marzo. Il Boca vinse la prima partita per 3-0 e anche la seconda sfida per 1-0. Dopo queste vittorie il Boca raggiunse Madrid dove sconfisse nell'ordine: l'Atlético de Madrid per 2-1, il Real Madrid per 1-0 quando Il re Alfonso XIII e il figlio Alfonso, principe delle Asturie, erano presenti sugli spalti e il Sociedad Española Gimnástica per 1-0 grazie ad una rete del solito implacabile Manuel Seoane.
Manuel Seoane
Dopo le sfide di Madrid, il Boca Juniors si trasferisce a Bilbao, qui incappa nella sua prima sconfitta contro il Real Unión de Irún per 4-0 ma poi vince, tre giorni dopo, contro l'Athletic Bilbao per 4-2.
Il tour in Spagna continuò a Pamplona, dove il Boca Juniors sconfisse l'Osasuna per 1-0, e nella città di Barcellona, dove il Boca siperò due volte il RCD Espanyol (1-0 e 3-0) e una rappresentativa della Catalogna per 2-0.
Dalla Spagna i campioni argentini si trasferirono a Monaco di Baviera, in Germania. Qui ili ragazzi del Boca affrontarono il Bayern Monaco il 9 maggio, pareggiando per 1-1, per poi raggiungere Berlino, dove sconfissero una rappresentativa della Germania nord occidentale per 3-0. Alcuni giorni più tardi, a Lipsia, il Boca ottenne la sua più grande vittoria, quando battè il SpVgg Greuther Fürth per 7-0.Tre giorni dopo, la squadra si è recata a Francoforte, dove ha giocato due partite: sconfiggendo una rappresentativa di Francoforte per 2-0 e tre giorni dopo l'Eintracht Frankfurt per 2-0.
L'ultima tappa del tour avvenne in Francia, qui gli argentini sconfissero una rappresentativa di Parigi con un secco 4-2, grazie a tre gol di Manuel Seoane.
La squadra tornò a Buenos Aires il 12 luglio 1925, dopo un viaggio durato più di un mese. La squadra era attesa da una folla enorme di persone che li ricevette come degli eroi.
lunedì 15 febbraio 2016
Antonio Marietti - portiere
Nato a Fiume il 26 dicembre del 1906 inizia la sua carriera nella Veloce di Fiume (1924-25) per poi passare alla Gloria di Fiume (1925-26) per poi arrivare alla prestigiosa Unione Sportiva Fiumana. Difende la loro porta nell'unica stagione nella massima serie. Era il 1928-29.
In quella stagione sarà uno dei punti di forza della compagine di Fiume.
Dopo aver indossato anche le maglie di Messina, Napoli e Ilva Bagnolese, terminerà la sua carriera nella Capitale, in forza alla Mater nel 1941.
mercoledì 10 febbraio 2016
Pubblicità
Quando si giocava solo di domenica
Alcune pubblicità pubblicate sui quotidiani nazionali su alcune gare del nostro campionato di calcio.
1934
1938
1941
lunedì 8 febbraio 2016
Pubblicità - 1935
Era il 1935
Questa era un pubblicità di un negozio sportivo di Roma.
Ma cosa erano le corazze per foot-ball?
L'angolo dei libri
La strada di Brian. Appunti sul Forest
Il Nottingham Forest è stato il sovvertimento del sistema, il capovolgimento dei pronostici, la rivalsa dei più piccoli contro i più grandi.
Il Nottingham Forest è stato carne e sangue che hanno riscaldato Nottingham più del suo carbone.
Il Nottingham Forest è stato il genio e la sregolatezza di Brian Clough, il nuovo Robin Hood, con una nuova banda di eroi, che invece dei boschi di Sherwood scelsero il City Ground.
Il Nottingham Forest è stato Peter Taylor seduto in una panchina rivestita di mattoni scuri intento a fumare il suo sigaro.
Il Nottingham Forest è stato un colpo di testa di Trevor Francis, una rasoiata di John Robertson, e una bandiera rossa issata sopra le tende di un picchetto di minatori allo stremo.
Il Nottingham Forest è stato un mito.
Disponibile su http://www.urbone.eu/
Il Nottingham Forest è stato un colpo di testa di Trevor Francis, una rasoiata di John Robertson, e una bandiera rossa issata sopra le tende di un picchetto di minatori allo stremo.
Il Nottingham Forest è stato un mito.
Disponibile su http://www.urbone.eu/
venerdì 5 febbraio 2016
La Serie C, girone B 1938-39
La Serie C, girone B 1938-39
Fu la quarta edizione del torneo.
La serie C era formata da ben 105 squadre, di cui quattro neoretrocesse e ben trentatré neopromosse. Vi erano ben otto gironi. La vincente passava al turno successivo. Le otto squadre formavano altri due gironi (A e B).
Le prime sarebbero state promosse in Serie B.
Nel girone primo B militavano squadre importanti come la Reggiana (che vinse il girone), il Parma, il Mantova, la Cremonese e il Monza.
giovedì 4 febbraio 2016
mercoledì 3 febbraio 2016
La finale di FA Cup del 1913
Fu giocata dall'Aston Villa e dal Sunderland era il 19 aprile 1913 e lo stadio era quello del Crystal Palace. L'Aston Villa vinse per 1-0 grazie ad una rete messa a segno da Tommy Barber su cross di Charlie Wallace. Per Wallace fu una piccola rivincita, visto che nel corso della gara aveva sbagliato un rigore. Fu la prima volta nella sua storia che il Sunderland prese parte ad una finale di FA Cup.
Durante la partita Charlie Thompson del Sunderland e Harry Hampton dell'Aston Villa se le diedero di santa ragione al punto tale che entrambi i giocatori furono sospesi per un mese all'inizio della stagione successiva. Fu una partita molto dura infatti al Sunderland venne revocato l'invito per partecipare alla Charity Shield.
I tifosi del Sunderland in marcia verso lo stadio
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